Anni di piombo e di tritolo
In un racconto drammatico e articolato, Gianni Oliva ripercorre la stagione degli attentati a mano armata del terrorismo «rosso» e delle stragi «nere». E ricostruisce l’Italia dei due decenni precedenti, un paese a due velocità, stretto tra le aperture della Costituzione e le rigidità del Codice Rocco.
Il terremoto dei movimenti di piazza ha alimentato nella destra radicale i timori di una deriva comunista, e nella sinistra extraparlamentare l’illusione di una rivoluzione imminente. Lo stato alla fine ha vinto la guerra, ma solo dopo aver perso troppe battaglie. Un libro per ricordare ciò che è stato ai tanti che l’hanno dimenticato, e a farlo conoscere a quelli nati dopo e cresciuti in una scuola dove la storia antica è molto più in onore di quella contemporanea: un contributo a fare i conti con il passato in un Paese dove è troppo facile rimuovere.