Un record per le Giornate Fai di Primavera
L'apertura è dei cancelli e delle menti: visitatori record alla Palazzina Marone Cinzano
Quest'anno siamo giunti alla 27esima Edizione delle Giornate Fai di Primavera, un week end che, per festeggiare l'arrivo della bella stagione, ogni anno offre visite guidate e gratuite nelle più belle dimore d'epoca italiane. La passione forte per la cultura e per la storia, ambiti da difendere e tutelare quotidianamente, sono i leitmotiv che spingono i responsabili FAI insieme a tutti i volontari a non abbandonare questa importante tradizione per ricordare che, il patrimonio storico e culturale di un paese non solo mantiene vivo il suo passato ma crea anche lo stesso futuro.
Il Centro Congressi dell'Unione Industriale ha condiviso, fin da subito, tutti i principi che mantengono viva una delle più grandi fondazioni italiane in ambito artistico e culturale, aderendo in particolare all'edizione delle Giornate Fai dello scorso 23 e 24 marzo 2019. Un evento memorabile, che ha messo in moto migliaia di visitatori interessati e curiosi, a spasso per le proprie città alla ricerca dei più remoti segreti che ogni luogo storico nasconde.
Come già anticipato, in occasione delle Giornate Fai di Primavera, il Centro Congressi con la Palazzina Marone Cinzano, le sue Sale storiche mantenute in veste originale e l'immenso giardino dove immergersi cullati dai suoni della natura, ha scelto di partecipare e aprire le sue porte e i suoi cancelli. Le visite sono state, per due giorni consecutivi, ininterrotte e continue, arrivando a contare quasi 3000 passaggi in un solo week end. Un successo che fino a quel momento poteva soltanto essere sperato e che invece ha realizzato l'auspicio di tutti coloro che, quotidianamente, rivedono in queste scelte un contenuto più profondo e importante. La condivisione degli spazi, dei momenti, delle emozioni sono l'obiettivo e il fine ultimo di un'apertura ben più significativa, quella delle menti e della stessa cultura che, in un grande abbraccio, accoglie il mondo imprenditoriale e quello cittadino.
La cultura, termine che deriva dal latino "colere", significa esercitare la mente, raccogliere; la nostra cultura porta anche cambiamento e, se sappiamo apprezzarla, è per tutti!